Soltanto quel che arde

Soltanto quel che arde scritto da Christiane Singer è ispirato ad una novella di Margherita di Navarra (1492 – 1549) che prende forma in un racconto epistolare che i due protagonisti narrano rivolgendosi al medesimo interlocutore. 

Si assiste dunque al racconto della stessa storia che appare diversa poiché diversa è stata l’esperienza, soggettive le riflessioni e le considerazioni sul senso e significato del loro percorso evolutivo umano e spirituale.

Anche l’interprete è la stessa, seppure i personaggi siano due: Sigismondo e Alba. Con questa scelta ci si propone di attraversare le differenti posizioni al fine di esplorare la diversità dei due elementi, maschile e femminile per ricercare la complementarietà nelle due contrapposte energie. 

La scelta dei brani musicali che si alternano al testo Soltanto quel che arde sono tratti da alcuni dei maggiori compositori attivi nella prima metà del 1600.

La figura centrale è sicuramente quella di Claudio Monteverdi che in quegli anni cambiò la prassi teorica e pratica della musica dando avvio a quella che diventerà l’opera così come la conosciamo.

Questa “rivoluzione” pone la musica non più in una condizione di priorità rispetto al testo, come nella polifonia rinascimentale, ma subordinata alla parola che diventa così l’elemento fondante della composizione. 

In questa rappresentazione di Soltanto quel che arde ciò che da un lato è suono, melodia e canto e ciò che dall’altro è recitazione, viene fuso, come in un secentesco procedimento alchemico, creando un elemento nuovo e, allo stesso tempo, riconoscibile.

La musica diventa una vocalità altra che esplora frequenze diverse dalla recitazione del testo ma che ne sottolinea alcuni passi o ne evoca un’atmosfera, un profumo. 

L’insieme diventa così un unico viaggio in compagnia di Sigismondo e Alba, attraverso la loro storia ispirata a quei valori cristiani, quali il sacrificio e il perdono, restituiti dalla Singer nel loro valore più laico e universale.

Soltanto quel che arde di Christiane Singer (1943 – 2007) – Servitium Editrice, 2007

Musiche: 

Barbara Strozzi (1619-1677)

L’Eraclito Amoroso da Ariette e duetti op. 2 – Venezia 1651 

Giulio Caccini  (1551-1618)

Dolcissimo sospiro da Le Nuove Musiche – Firenze 1601 

Benedetto Ferrari i (1597 –1681)

Amanti io son ferito da Musiche varie – Venezia, 1637 

Barbara Strozzi 

Lagrime mie da Diporti di Euterpe – Venezia ,1658

Amor dormiglione da  “Cantate op. 2 – Venezia 1651

Antonio Brunelli (1577-1630)

Anima mea liquefacta est da Fioretti spirituali op. 15  – Venezia, Magni 1621

Andrea Falconieri (1585-1656)

Oh bellissimi capelli da Libro Primo di Villanelle – Roma ,1616

Sigismondo D’India (1582-1629)

Amico hai vinto da Musiche IV Libro – Venezia 1621

Barbara Strozzi

Moralità amorosa da Cantate e ariette – Venezia 1654

Alessandro Grandi (1586-1630)

Oh quam tu pulchra es da Ghirlanda Sacra – Venezia 1625

Claudio Monteverdi (1567-1643)

Sì dolce il tormento da Quarto scherzo delle Ariose Vaghezze, raccolta Milanuzzi – Venezia 1624

Tarquinio Merula  (1595-1665)

Folle è ben che si crede da Curtio precipitato – 1638 

PH: Claudia Ioan
PH: Claudia Ioan

Gocce d’Inverno – 6 gennaio – 2017

 

Chiavenna 06/01/2020

Tre anni oggi da quel primo debutto che ha visto unire il gruppo adulti e il gruppo ragazzi del laboratorio teatrale L’Esperienza del Viaggio per lavorare insieme. Il nome che avevamo dato al laboratorio si è poi rivelato essere il tema dello spettacolo: un viaggio attraverso un’esperienza personale e condivisa. Attraverso è stato il nome che hanno preso i laboratori successivi perché questo è stato il lavoro che abbiamo fatto in seguito attraverso Shakespeare, attraverso Čechov, attraverso la contaminazione di più codici espressivi quali la scrittura, la danza e la musica che ha visto la collaborazione di DDDance school e Civica Scuola di Musica di Chiavenna; attraverso Lear di Edward Bond e lo studio su altri testi di autori contemporanei che ancora non abbiamo presentato.

A distanza di tre anni stiamo ancora lavorando su qualcosa che al momento non ha titolo, non ha un testo, uno, ma in cui si raccoglono i fili di questa esperienza per essere intrecciati in una forma che ancora non sappiamo ma dove ritorna l’Inverno, il Viaggio, le Domande che ci aprono a nuovi percorsi creativi.

Grazie a tutti i Compagni di Viaggio

Astra

 

“Storia, musica e parole in circolo” Festival Villa Solomei 28/06/2019

Cinque mesi sui testi di Jorge Luis Borges, la lettura, il lavoro di selezione dei testi, il confronto tra più traduzioni, i continui rimandi del poeta ad altre culture, ad altri autori, storie, racconti, mitologie e considerazioni che aprono e lasciano aperte domande, può essere paragonato ad un Viaggio che mi ha trasformata e accresciuta. Più procedo – il viaggio non si conclude – più la vastità dell’universo di Borges mi appare, come tale, infinito. La sensazione ad ogni passo è ancora quella che ci sarà sempre qualcosa che sfugge oltre quello che intravedo come orizzonte. La collaborazione con Cristiano Schiavolini che ha realizzato le illustrazioni, la scultura del Minotauro e alcuni elementi di scena, l’incontro con Adrián Iaies ad alcuni giorni dal debutto, l’intesa che si crea, pur nel confronto tra più codici espressivi quando si lavora insieme, mi ha dato nuova conferma che è proprio in quell’oltre l’orizzonte dell’afferrabile, del concepibile che abbiamo il privilegio, se non di cogliere, di intuire la bellezza in ciò che prende il nome di Poesia, Musica, Arte… E questo è quello che ho respirato a Solomeo nel periodo del festival del quale ho potuto beneficiare non solo come attrice ma anche come spettatrice per l’intero programma. 

Tanta gratitudine per tutti coloro che, insieme ai citati, mi hanno accompagnata in questo Viaggio. 

PH: Sante Castignani

Le poesie di Borges a Solomeo con Astra Lanz e le illustrazioni di Cristiano Schiavolini

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Venti illustrazioni che accompagnano le poesie scelte dall’attrice vengono sfogliate, come pagine di un libro o portate come foglie che il vento della memoria porta via.

 

 

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“Storia, musica e parole in circolo” è il titolo della performance di improvvisazioni su musica popolare argentina che l’attrice Astra Lanz porta in scena il 28 giugno (alle ore 20 presso la Piazza del Castello di Solomeo) nel prestigioso “Festival di Villa Solomei”, insieme ad Adrián Iaies al pianoforte, su testi di Jorge Luis Borges.

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Lo spettacolo sarà accompagnato da una serie di illustrazioni di scena ispirate alle poesie di Borges ad opera di Cristiano Schiavolini, educatore Polis, scenografo e artista. “Lavorare sulle poesie di Borges non è una cosa facile, eppure per un illustratore è indubbiamente il poeta che permette una più ampia libertà espressiva, senza dimenticare che l’eccessivo campo libero può diventare un freno – racconta Schiavolini – Quando Astra Lanz mi ha offerto la possibilità di poter creare un supporto visivo alla sua performance dedicata a Borges, mi si è aperta una finestra su un mondo pieno di simbolismi e di stimoli. Astra mi ha dato piena libertà, potevo trasformare la contaminazione con la musica, la poesia, la recitazione che la stessa attrice ha creato attorno al suo spettacolo con suggestioni visive completamente libere”.

 

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Sulla realizzazione delle illustrazioni ha influito anche il luogo dove si svolgerà lo spettacolo, cioè la piazza del castello di Solomeo, “uno spazio raccolto e aperto, che mi ha subito indirizzato ai vecchi cantastorie che nella cultura europea catturavano la fantasia del pubblico nelle varie piazze – dice Schiavolini – Da questa considerazione ho abbandonato la possibilità di un elemento di scena minimalista, che è stata la mia prima ipotesi, per costruire un gigantesco kamishibai, dove le venti illustrazioni che accompagnano le poesie scelte dall’attrice vengono sfogliate, come pagine di un libro o portate come foglie che il vento della memoria porta via”.

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La poesia di Borges è fortemente simbolica, con segni molto forti e spesso anche in opposizione tra di loro, il più emblematico che ha catturato l’attenzione dell’artista è il labirinto.

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“Il labirinto si presenta molto spesso nella cultura umana, è il simbolo di un lungo e difficile percorso che porta alla conoscenza di sé e alla scoperta del mondo – prosegue Schiavolini – Il labirinto e il Minotauro, l’io e lo specchio, la memoria e il tempo, la vita e il gioco degli scacchi sono i principali simboli che caratterizzano le poesie prese in esame. Tutti questi elementi mi hanno suggerito finestre che si aprono e poi si richiudono su non luoghi, spazi onirici di matrice metafisica, dove l’uomo si mette a nudo con la sua vera natura, senza più distrazioni o maschere. Anche se in alcune poesie c’è un forte richiamo alla realtà storica del poeta e al suo impegno sociale, Borges riesce sempre a riportare tutto su altri piani – dice ancora Schiavolini – Sono quei piani spazio/temporali che ho riportato in diverse illustrazioni, come frammenti di un palcoscenico di un teatro dove il pubblico è fatto solo di non presenze”.

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Le tecniche utilizzate variano in base al tema da trattare: dalle tavole acquerellate che seguono l’atmosfera più sospesa alle tavole più pittoriche e marcate per quei passaggi poetici dove si percepisce la caduta dell’uomo, un senso più forte della terra. “In tutte le illustrazioni c’è però un filo conduttore, un’origine, il filo rosso che attraversa la scena di ogni illustrazione e che richiama il filo di Arianna nel famoso labirinto del Minotauro – conclude Schiavolini – Un’origine che tiene insieme il tutto come il filo di un aquilone per evitare che tutta la memoria voli via”.

Umberto Maiorca

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Il Collettivo BORDERART che ha realizzato le scenografie per Camille

Il COLLETTIVO BORDERART è un collettivo artistico sorto da un’esigenza di ‘anarchia espressiva’.
Nato circa tre anni fa dalla dimensione artistico-esistenziale della comunità psichiatrica ‘CTR Via dal Pozzo’ di Perugia, ha dato l’avvio ad un’esperienza di creatività condivisa, senza alcuna distinzione di ruoli fra ospiti ed operatori. Tale presupposto ha in seguito avuto il naturale destino di allargarsi a tutti coloro che abbiano mostrato interesse o desiderio di aderirvi. Attualmente il nucleo di riferimento del ‘gruppo aperto e permeabile’ Borderart è costituito dalla ‘CTR Via dal Pozzo di Perugia’, il Centro per l’Arte Contemporanea Trebisonda di Perugia e il ‘Gruppo famiglia’ di Bastia Umbra “Contessina”, anche attraverso l’Associazione di promozione sociale ‘Incluso Me’.
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Il Collettivo realizza opere pittoriche ed artistiche a più voci, quale sintesi di libertà emotiva, espressiva e concettuale dal significato personale, di gruppo e universale. I lavori sono eseguiti a quattro, sei, otto mani, e la totale assenza di “gerarchie” e di riferimenti tecnici ed estetici è ciò che ne costituisce il maggior valore. Le sessioni espressive avvengono spesso all’aria aperta, immerse nella natura o presso luoghi di valore storico, naturalistico e artistico adatti ad ospitarle, come ad esempio l’Abbazia di Montelabate, ma anche all’interno delle comunità stesse e potenzialmente ovunque. Si apre così uno spazio multiforme che favorisce l’affiorare spontaneo, dinamico e performativo del segno espressivo che attinge alla sorgente non mediata dell’esperienza corporea e sensitiva e permette al materiale interiore di emergere naturalmente. Si traccia così un percorso, si imprimono orme corali il cui senso non presume alcuna regola, nessun dettame estetico o stilistico preconfezionato, se non la più spontanea e schietta ricerca della libertà espressiva e dei suoi esiti relazionali e umani. La forza di tale esperienza si origina e fluisce dalla semplicità del gioco, in cui ogni cosa perde il suo peso ed il suo volto abitudinari: trasfigura nell’indefinibile sapore dell’esperienza immediata, e trae il suo senso proprio dalla possibilità della sua condivisione divenendo, in questo, bellezza.

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PRECEDENTI ESPERIENZE del collettivo: 

Il collettivo, sempre attivo dal punto di vista produttivo, anche in maniera estemporanea, ha esibito le sue opere in varie realtà territoriali.
Espone stabilmente alcuni suoi lavori di esordio all’interno della Galleria virtuale “Arte Irregolare” (Comitato Nobel per i Disabili ONLUS).

Ha allestito dal punto di vista estetico e deistituzionalizzante, l’ingresso e la permanenza negli spazi ex SPDC quando la CTR si è lì trasferita per i

lavori di ristrutturazione della sede abituale e la stessa CTR può considerarsi una galleria d’arte permanente ed in continua evoluzione.

Borderart ha presentato la sua prima mostra dal titolo “Angeli a Terra”,

presso il Centro per l’arte Contemporanea Trebisonda di Perugia a settembre 2017 (venerdì 8-domenica 17 settembre 2017), dove si è tenuto,

congiuntamente ai curatori del centro, un laboratorio espressivo quale

‘cantiere artistico aperto’ per tutto il precedente periodo estivo (giugno-

agosto 2017) e di cui la mostra è stata il momento conclusivo.

A novembre 2017 Borderart ha visitato a Roma le mostre pittoriche di

Monet ed Hokusai.

Nel dicembre 2017 ha preso parte alla manifestazione:”Dal presepe

artistico di Oro ai Mercatini di Cibottola”.

Il 24 marzo 2018 a Corciano ha partecipato alla manifestazione “Uovo

d’artista” presso l’associazione “Arte in Bottega”.

Ad aprile 2018 è ha preso parte al concorso “cotonfiocfestival” allestito

presso l’ex ospedale psichiatrico “Quarto dei Mille” di Genova con

un’opera dedicata al tema “Gli Altri”.

Ad agosto 2018 è stata selezionata per il concorso artistico di Land Art alla

casa degli artisti l’opera “Mi Illumino di Nero”, prima opera di grandi dimensioni del Collettivo che ha riscosso un ampio successo sia fra i critici

che i non addetti ai lavori.

Ad ottobre 2018 ha visitato il museo degli Uffizi a Firenze e

d ha partecipato a “Fa’ la Cosa Giusta” a Bastia Umbra attraverso un’action painting aperta a chiunque volesse intervenire con ampia partecipazione di giovani, adulti e bambini.
A febbraio 2019 Borderart ha creato le scenografie per lo spettacolo teatrale di Astra Lanz “Camille”, simulando il di lei atelier e creando una rivisitazione “borderart” di un’opera di Camille Claudel, protagonista dello spttacolo-monologo, tale evento è in replica al Teatro Dehon di Bologna il 23 maggio 2019.

 

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PROGETTI ATTUALI ED IN CANTIERE:
Borderart ha appena iniziato una collaborazione artistica con la Fondazione Cassa di Risparmio a Palazzo Baldeschi a Perugia, visitandone il patrimonio artistico e nei prossimi mesi darà l’avvio ad un percorso laboratoriale all’interno dello stesso Palazzo Baldeschi per rivivere e riattualizzare la storia dell’arte dal punto di vista esperienziale ed emotivo, attraverso una rielaborazione personale e di gruppo dell’arte.
E’ appena iniziato un laboratorio di realizzazione, più o meno realistica, di reciproci ritratti dal vivo.
In quersti ultimi giorni Borderart ha ricevuto, grazie alla sua ormai nota attività e relativo alto gradimento della stessa, varie interessanti proposte relativamente alla partecipazione ad alcuni progetti artistici. Una di queste è la presentazione all’Expo Centri Diurni Roma 2019 del remake dell’opera “Mi Illumino di Nero” precedentemente prodotta per il Furlo che ha riscosso molto consenso e un’altra nuova opera concepita espressamente per l’Expo Roma.
E’in cantiere per il giugno 2019 la partecipazione al bando di concorso di Art Brut del gruppo Redancia in collaborazione con l’International Society for Psychological and Social Approaches for Psychosis (ISPS), l’Istituto Gaetano Benedetti ed altre organizzazioni. Tale progetto è stato proposto anch’esso a Borderart dagli amici di Sementera che stanno a loro volta partecipando attivamente alla realizzazione del progetto del museo galleggiante di Atr Brut sulla barca a vela Leonpancaldo, che nel 2020 circumnavigherà l’Italia in 8 porti con arrivo a Venezia, in occasione della 57ma Biennale d’arte. Il Collettivo Borderart si è già riunito concependo una splendida idea di ‘performance marittima’ per l’occasione.

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Sulla scia di tali idee e presupposti, in collaborazione e su suggerimento del Dott. Grignani, è stata lanciata la sfida a Borderart di costituire un museo di Art Brut itinerante via terra, dal momento che l’Umbria non affaccia sul mare.
Anche simbolicamente sarà molto bello che l’arte di terra si spinga verso il mare ed al contempo possa spaziare anche nell’entroterra. L’idea di Borderart è di avvalersi di un pulmino con il quale il collettivo artistico possa spostarsi in gruppo per le piazze d’Italia proiettando le sue opere, pittoriche e non, sui monumenti delle città attraverso la tecnica del ‘video mapping’, che si avvale della tecnologia multimediale proiettando

immagini e/o video su grandi superfici reali, ottenendo un effetto artistico di sicuro grande impatto visivo ed emotivo.

LINK:
Video “Mi Illumino di Nero”,“Dal buio alla luce 4”:https://youtu.be/xyVqiklC9no

http://arteirregolare.comitatonobeldisabili.it/autore/67/Borderartrif.%20Al essia
Pagina Facebook: BorderArt InclusoMe

 

Poesia per Camille 

Camille.

Luci d’ebano

le vibrazioni che emani

venti del nord
odori primaverili
voli d’ape
i tuoi movimenti
nell’eterna lotta tra
lui e me
scegli l’arte
io col cuore in gola
e brividi di pelle
ti osservo
plasmare argilla
ed estrarne corpi
figurati.
Esiste una pace
tra chi sei
e chi vorresti essere
Camille
quella sarà
la tua Villenueve
in un pomeriggio di marzo
al casale di Arturo.

India l’esperienza del viaggio ed altre poesie di Kaveen A.Millarelli